Quando non ci sono più parole, ci sono gli abbracci..
e quando non ci sono gli abbracci che cosa rimane?
Quando si pensa che qualcosa debba essere fatta è difficile reprimere questo sentimento per molto tempo. E quando esso esplode è come un uragano, trascina con sé tantissime altre cose, scaraventandole in ogni direzione e ad una tale velocità che è pressoché impossibile riuscire a trattenerle.
Un tornado di parole investe chiunque si trovi davanti. La verità è come un sasso lanciato con una fionda: finché l'elastico è teso puoi provare a trattenerla, ma quando cominci a perdere la presa ormai è troppo tardi, il sasso è andato, è partito.
E al pari di un sasso, la verità fa male, molto male. Fa male a chi la ascolta ma spesso fa male anche a chi la deve dire. Dire la verità innesca una serie infinita di nuove reazioni. Dire la verità fa sì che anche l'interlocutore sia propenso a dirla, perché inevitabilmente spera che mettere in mostra il proprio cuore porti a qualcosa di buono, e non alla disfatta totale. C'è anche chi dinnanzi alla verità mente, cerca di nascondersi dietro una maschera di bugie, che però si sgretolerà sotto il peso di una prima lacrima sincera.
Nessun commento:
Posta un commento