martedì 13 novembre 2012

One sleepless night..

Talvolta gli ostacoli che la vita ci presenta sono più grandi di noi..
Chi ci crede, dice che Dio non pone sul nostro cammino niente di più di ciò che non possiamo affrontare..
C'è chi dice che il destino è quello che è e che non possiamo fare altro che lasciarci trascinare dal turbinio di azioni ed emozioni..
Le persone vanno e vengono, ci lasciano con cognizione di causa o senza motivi apparenti..
I cambiamenti ci colpiscono come un pugno in faccia o semplicemente passano e noi ci accorgiamo solo dei loro effetti e conseguenze..
In un momento di debolezza è facile farsi schiacciare da tutto quello che si sta vivendo.. è facile pensare di mollare, di lasciarsi andare...
Scappare.. gridare.. ferirsi.. farsi male.. persino togliersi la vita..
Come si può biasimare una persona che cerca in qualche modo di superare quello che gli si presenta nella vita? Se una persona non si sente in grado di affrontare uno, dieci, cento ostacoli che gli si presentano davanti, che diritto abbiamo di dirgli quale NON sia la scelta da prendere?
In questi ultimi 3 mesi direi me ne sono successe molte..troppe...apparentemente niente di così scandaloso e degno di nota..ma a 23 anni, così come a 16, o a 30, piccoli problemi assumono dimensioni gigantesche...sopratutto se si è inclini a farsi sopraffare dai problemi...
Bene, tutto quello che ho realizzato da quando sono in questa situazione è che non sono più io..ho perso "la mia moltezza" (tanto per citare "Alice in Wonderland" di Tim Burton)..ho perso il contatto con (in questo caso) la mia realtà, con quella che ero e che dovrei essere...

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